Il Foro Italico



Il Foro Italico è un vasto complesso sportivo che si trova alla pendici di Monte Mario, i colli della Farnesina e il Tevere.
L’incarico per la progettazione e realizzazione fu affidato da Mussolini all’architetto Enrico Del Debbio (fra il 1927 al 1933). Mussolini con questa opera mirava alla creazione di una vera e propria cittadella dello sport.
Il complesso architettonico prevedeva:
1.      La Scuola Superiore Fascista di Educazione Fisica ( Accademia)
2.      Il Monolite
3.      Lo Stadio dei Marmi, chiamato inizialmente campo sportivo ed era senza statue
4.      Lo Stadio dei Cipressi, l’odierno stadio Olimpico
5.      Una piscina coperta
6.      Spazi per tennis
Del Debbio, nel 1° Piano Regolatore del 1928, mostra un Foro Italico in una versione poco conosciuta: lo Stadio dei Marmi è senza le statue, c’è un teatro nella classica forma greca, c’è un campo da tiro (oggi nella stessa area c’è l’edificio del Ministero degli esteri ), impianti per la pallavolo, la pallacanestro e il rugby, una pista da pattinaggio, un galoppatoio, uno spazio per il tiro a piattello e al piccione e sul Tevere un imbarcadero.
Inoltre il Progetto prevedeva anche un autoparco: un grande parcheggio, previsto in un’epoca in cui le macchine ce n’erano veramente poche.
A distanza di un anno, però, vengono attuate delle modifiche più funzionali all’intera opera.

LA SCUOLA SUPERIORE FASCISTA DI EDUCAZIONE FISICA ( ACCADEMIA )
L’edificio dell’ACCADEMIA è il primo ad essere costruito su progetto di Del Debbio del 1927.
Inaugurata nel 1932, è composto da due corpi simmetrici, con un alzato di due piani impreziosite da statue di atleti. I due edifici sono uniti da un pontile, che ospita l’Aula Magna.
L’ossatura dell’edificio è in cemento armato,l’esterno è tinteggiato di rosso bruno e le finestre hanno degli inserti in bianco marmo di Carrara.

IL MONOLITE
Il monolite rappresenta la porta del Foro.
Il progetto di Costantino Costantini, fu inaugurato nel 1932, esso fu donato a Mussolini da alcuni industriali toscani e a nome del popolo di Carrara. Ha una lunghezza di 17 metri. Fu ricavato dal marmo grezzo, ingabbiato in una struttura di legno e acciaio, fu trinato da 36 paia di buoi dalle Alpi Apuane sino alla spiaggia, dove viene caricato sulla zattera “apuano”, giunse alla foce del Tevere e sino a Roma. Giunto a destinazione viene appoggiato su una base di cemento armato e in questo modo raggiunge l’altezza di 36 metri. Questo monolite, a differenza di quelli egizi composti da vari segmenti, è un blocco unico.

IL CAMPO SPORTIVO: STADIO DEI MARMI



Lo stadio sorge alle spalle dell’ Accademia, è stato progettato nel 1928 da Enrico Dal Debbio ed inaugurato nel 1932.
Esso ha una prospettiva di stampo classico “ diaulo ellenico”con due lati rettilinei e paralleli che s’incontrano con un tratto semicircolare su entrambi i lati. E’ stato ricavato da una depressione naturale del terreno, la sua ossatura è in cemento armato. E’ caratterizzato da otto gradinate in marmo bianco di Carrara, incorniciate sulla fila più alta da 60 statue in marmo di 4 metri, poggiate su plinti cilindrici. Il campo copre una superficie di 14.000 metri quadri, che comprendono una pista podistica a 6 corsie larga 9 metri, mentre le gradinate possono ospitare circa 6.000 spettatori.
Le statue furono offerte dalle province italiane, affinché il Foro fosse espressione dell’intero sport nazionale. Le statue rappresentano sportivi impegnati nelle discipline atletiche. Il nome della Provincia che ha offerto la statua appare inciso sul basamento, così come il nome dell’artista. Le statue sono 60.
LO STADIO DEI CIPRESSI: LO STADIO OLIMPICO


lo Stadio dei Cipressi, progettato nel 1928, fu ultimato nel 1932. E’ situato dietro lo stadio dei marmi e la futura fontana della sfera. L’opera è così chiamata per via della folta corona di alberi che viene sistemata sul perimetro del manto erboso. Con gli anni l’impianto è stato più volte modificato.
·         1937 Stadio Olimpionico, l’impianto prevedeva l’aggiunta al primo anello di altre tre gradinate. Era  destinato al calcio, all’atletica ma anche al rugby. Sotto la tribuna era prevista una pedana multipla per il salto in lungo,il salto triplo e con l’asta.
·         1953 Stadio Olimpico, le gradinate raggiungono l’altezza di 12 metri e possono ospitare 82.000 spettatori. La struttura portante è in cemento armato, rivestito in marmo di travertino.

·         1990 Stadio Olimpico, demolito il vecchio stadio per la realizzazione di un impianto più ampio e moderno, in previsione dei mondiali. Viene realizzata la copertura, la Tribuna Monte Mario viene demolita e ricostruita, la Tribuna Tevere solo ampliata, vengono sistemati seggiolini in plastica blu,gradoni in alluminio e prefabbricati. Il nuovo impianto suscitò tante polemiche, la nuova struttura non si integrava più nell’armonia del Foro Italico.