Energia Nucleare




Il primo scienziato ad ipotizzare che modificando la materia si può ottenere energia, fu Albert Einstein che elaborò la famosa formula E=mc2.



Questa teoria fu sperimentata dal fisico Enrico Fermi che fu il primo che riuscì ad ottenere energia dal nucleo dell’atomo.
L’energia nucleare è quella che si libera nelle reazioni che coinvolgono l’interno dell’atomo, cioè le particelle che formano il nucleo.
Per ricavare energia dal nucleo dell’atomo esistono 2 procedimenti:
1.      La fissione (divisione)di un nucleo pesante come quello dell’uranio.
2.      La fusione (unione) di nuclei leggeri come quelli dell’idrogeno.
La centrale nucleare è una centrale termoelettrica che ha come “caldaia” un reattore nucleare per la produzione del vapore.
La centrale funziona con uranio arricchito al 3% di materiale fissibile, che viene caricato circa una volta l’anno. L’uranio è un metallo di colore bianco argenteo che pesa più del doppio del ferro e può essere sfruttato come combustibile. L’uranio si ricava dall’uranite.
Le centrali nucleari non emettono CO2 nell’atmosfera e quindi e non contribuiscono all’effetto serra. Le grandi torri cilindriche che spesso accompagnano questi impianti, quando manca un fiume nelle vicinanze, sono le torri di raffreddamento.
Per contro, esistono due tipi di rischio:
1.      Incidente al reattore con fuga di materiale radioattivo che viene disperso nell’aria, per poi ricadere sul terreno anche a molta distanza inquinandolo in modo grave o molto grave.
2.      Smaltimento delle scorie radioattive, che potrebbe inquinare il terreno dove sono sepolte.